Metti un gruppo di bambini di cinque anni in una stanza con solo una scatola di cartone, una federa e un bastone. Aspetta qualche minuto, poi guarda e ascolta come combattono contro i pirati in alto mare, portano un razzo nello spazio o incoronano un re o una regina al trono. La loro inequivocabile fiducia nella realtà che hanno creato nasce dall’innocenza della loro immaginazione. È un dono meraviglioso quello con cui siamo nati e, come disse una volta Albert Einstein: “L’immaginazione è tutto; è l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva.

Lo scienziato premio Nobel si spinse fino a dire che ciò che conosciamo come immaginazione libera è in realtà più importante della conoscenza, che è “limitata”. La sua convinzione era che, sebbene la logica della scienza si basi su risultati, studi empirici e fatti incontestabili, dove saremmo se non ci fosse un’ipotesi iniziale su ciò che accade negli esperimenti o nella vita reale? Questo, in sostanza, dimostra che l’immaginazione umana è la forza trainante praticamente di tutto.

E questo potente strumento neurologico di “sintesi mentale” è fondamentale nell’organizzazione di eventi.

A volte si ha l’impressione di passare la maggior parte del tempo a spuntare le caselle: location, F&B, relatori, aspetti legali, intrattenimento, décor, requisiti tecnici… L’elenco, comprensibilmente, può sembrare infinito. Ma per un momento fai un passo indietro e prova a pensare a come fare in modo che questa occasione si distingua dalle altre. Chiudi gli occhi, vai in un parco isolato, rifletti mentre sei nella vasca da bagno… dove la tua immaginazione prende vita, è lì che devi cercare di aggiungere la magia.

Un’abilità fondamentale per far sì che ciò accada è quella di visualizzare il risultato finale. Con tante cose da fare, spesso con una serie di elementi non confermati, non è sempre facile. A partire da questa visione, tuttavia, potrai concentrare ogni sforzo verso di essa e, gradualmente, inizierai a vedere i puntini unirsi. Magari puoi seguire la strada più innovativa delle presentazioni concise, o sorprendere tutti con un evento segreto, in cui i partecipanti scoprono i dettagli chiave all’ultimo momento. Un’altra area da considerare è come ottenere il massimo dalla disposizione dei posti a sedere – potenzialmente incorporando una discussione con il metodo “fishbowl” – e quando si tratta di F&B, appendere gli snack a uno spago è solo una tre una miriade di scelte inventive. Nulla supera i confini della tua immaginazione.

Perciò, anche se l’emisfero analitico sinistro del nostro cervello sarà protagonista della fase di organizzazione del prossimo meeting o evento, non dimenticare di attingere a ciò che ha da offrire l’emisfero creativo destro. Per i tuoi partecipanti sarà impossibile immaginare quanto sarà bello…

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