Il Naviglio Grande: scampare alla movida

Alle spalle dei caselli daziari di Porta Ticinese, oggi locali di tendenza, si apre la nuova Darsena, con il molo restaurato di recente e il nuovo mercato comunale: una passeggiata molto amata da milanesi e turisti.

I consigli della Governante NH

La costruzione dei Navigli: alcuni cenni storici

Alla fine del XV secolo, durante il servizio prestato alla corte di Ludovico il Moro, Leonardo ideò un sistema innovativo di canali, trasformando Milano in una prospera e vivace città d'acqua. E così la città rimase, fino alla fine degli anni '20, quando, nonostante nella zona dei Navigli continuassero ad essere concentrate numerose attività commerciali, il comune decise di interrarne gran parte, per adeguare la zona ai nuovi regolamenti igienici e urbanistici. In seguito ai lavori di copertura dei canali, venne creato un anello di strade, che prese il nome di Cerchia dei Navigli. Oggi, dell'antico sistema rimangono solo il Naviglio Grande, quello Pavese e quello della Martesana.

Il rito dell'happy hour e la movida serale

Durante il giorno il Naviglio Grande è una zona abbastanza tranquilla, frequentata da lavoratori, passanti e qualche turista che si avventura lungo le sue sponde, alla scoperta delle botteghe di antiquariato e dei negozietti tipici. Di sera però le rive si traformano: entrambe le sponde si riempiono di tavolini, quasi si trattasse di un unico grande locale a cielo aperto, e accolgono un gran numero di visitatori impazienti di dedicarsi al rito milanese per eccellenza: l'happy hour. Sul Naviglio Grande l'offerta enogastronomica è estremamente varia e interessante: dai ristoranti di tendenza, come il Posto di Conversazione (Alzaia Naviglio Grande, 6), o la Fabbrica (Alzaia Naviglio Grande, 70), al bistrot coreano con cucina a vista (Kawa, in via Argelati 1), dal classico pub irlandese, alla taverna greca (Locanda Greca, in Ripa Porta Ticinese 69). Non vanno dimenticate naturalmente le antiche osterie, che si raccolgono in gran numero in Alzaia Naviglio Grande: tra queste, si segnalano il Coniglio Bianco al numero 12, l'Asso di Fiori al 46, e l'Osteria del Gnocco Fritto al 54. Poiché trovare parcheggio in questa zona può essere difficile, si consiglia di raggiungere la zona con i mezzi pubblici: in tram, con le linee 9 e 19; in autobus, con la linea 59; e in metropolitana, con la linea 2 (verde), scendendo alla stazione di Porta Genova.

Naviglio Grande: la vita quotidiana durante il giorno

Ma il Naviglio Grande non è solo feste e movida. ad eccezione del lunedì, giorno sacro di riposo per i milanesi - nel periodo primaverile e in quello autunnale si tengono diverse attività sportive e culturali: vengono organizzate gare tra i circoli di canottieri, nelle quali gli atleti si sfidano a colpi di vogate; si tengono tour domenicali, come "l'itinerario delle conche", con partenza in Alzaia Naviglio Grande 4 che propone un itinerario in battello alla scoperta del contado milanese, e comprende anche visite di antiche abbazie e pievi medievali, mercatini di oggetti di antiquariato e di bigiotteria, mercati rionali.

La passeggiata dalla Darsena

La Nuova Darsena è il punto di partenza del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese: qui, una rinfrancante passeggiata "a filo d'acqua", permette di scoprire le antiche vestigia di un tempo passato. In questa zona sorge ad esempio il mercato comunale, una struttura moderna la cui atmosfera richiama però gli antichi mercati medievali: quasi una sorta di "souk meneghino", che accanto alla carne e al pesce fresco offre tantissime merci di vario tipo. Superate le botteghe di antiquari e i bar dallo stile un po' retrò di via Gorizia e procedendo lungo la ripa destra (la più stretta), si arriva al celebre Vicolo dei lavandai o delle lavandaie, dove si trova un fontanile risalente al XVIII secolo. Una curiosa leggenda vuole che all'inizio del secolo scorso l'amministrazione comunale abbia fatto costruire una balaustra sul lato opposto al fontanile per porre rimedio ai frequenti tragicomici incidenti che accadevano quando i passanti, attratti dal fascino delle giovani lavandaie, si sporgevano pericolosamente dalla riva opposta per poterle ammirare, finendo per cadere nel canale. Oggi l'area è stato restaurata ma vi è ancora possibile respirare l'atmosfera tradizionale. Da non perdere, soprattutto in inverno, è la vista del Naviglio addormentato nella nebbia e percorso da battelli silenziosi: punti di osservazione perfetti sono i numerosi e caratteristici ponti in pietra che collegano le due sponde. Alcuni di questi ponti sono anche stati il setting di videoclip di importanti gruppi musicali italiani, che forniscono uno spaccato sulla dimensione più quotidiana del Naviglio.

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