Le più belle fontane del centro storico di Roma

Le fontane di Roma hanno stregato nel tempo artisti, letterati, scrittori. Il poeta inglese Shelley scrisse, a suo tempo, che le sole fontane di Roma basterebbero per giustificare un viaggio nella Capitale.

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Alla scoperta delle fontane di Roma: il centro storico

Nel centro di Roma troviamo alcune delle fontane più iconiche e conosciute al mondo. In Piazza di Spagna si trova la Fontana della Barcaccia, opera di Piero Bernini. Secondo la tradizione, la fontana raffigurerebbe una barca in secca, trasportata sino alla piazza dalla piena del Tevere del 1598. Non lontano, troviamo la magnifica Fontana di Trevi, una delle opere d'arte più affascinanti al mondo e uno dei monumenti più visitati di Roma. La fontana è stata negli ultimi anni oggetto di un lungo e accurato restauro. Grazie al tradizionale "lancio della moneta", un "rituale" ormai conosciuto in tutto il mondo e molto amato dai turisti, il fondo della fontana si riempie quotidianamente di migliaia di monete. La Fontana di Trevi è inoltre famosissima per essere stata il set d'eccezione di una delle scene più leggendarie del cinema, nel film "La dolce vita" di Federico Fellini, con Marcello Mastroianni. In via Lata si trova la più modesta ma graziosa Fontana del Facchino: è una delle cosiddette "fontane parlanti" di Roma, chiamata così perché, fin dal XVI secolo, il popolo dei romani vi affiggeva messaggi di critica e protesta nei confronti dei governanti. A piazza Navona, si incontrano ben tre fontane: la Fontana del Moro, la Fontana del Nettuno e la Fontana dei Quattro Fiumi. Quest'ultima, opera del Bernini, è sicuramente protagonista: le imponenti figure che ne costituiscono la struttura rappresentano i più grandi corsi d'acqua di Europa, Africa, Americhe e Asia, ovvero Danubio, Nilo, Rio della Plata e Gange. Secondo la tradizione, con una mano protesa in gesto di rifiuto, il Gange si protegge dalla vista della vicina Chiesa di Sant'Agnese, opera del Borromini, al quale il Bernini era legato da nota rivalità. A piazza Mattei, nel Ghetto, uno dei luoghi più pittoreschi di Roma, si trova l'affascinante Fontana delle Tartarughe. Fu progettata da Giacomo della Porta nel 1581 e completata dal Bernini nel 1626, con l'aggiunta delle famose tartarughe. Secondo la tradizione, la fontana sarebbe stata costruita nell'arco di una sola notte, per volere del giovane Duca Mattei, nel tentativo di convincere il padre della sua amata che egli fosse degno di sua figlia.

Le fontane di Roma, al di là del Tevere

Anche la zona di Trastevere e del Gianicolo, al di là del Tevere, offrono scorci caratterizzati da fontane meravigliose. In piazza Trilussa, cuore della vita trasteverina, si incontra la Fontana di Ponte Sisto. Fu voluta dal Papa Paolo V, su disegno della fontana del Gianicolo, alla quale è ispirata e dalla quale si alimenta. Costruita in principio dall'altra parte del Tevere, come testimonia la dicitura sulla parte frontale della fontana, aveva lo scopo di glorificare la grandezza del pontefice e delle opere urbane da lui commissionate. Al Gianicolo, alla fine di via Garibaldi, in posizione panoramica, troviamo il famoso "fontanone" citato dal cantante Antonello Venditti nel suo famosissimo brano "Roma Capoccia". Da questo punto si gode di una vista meravigliosa sulla città di Roma. Dietro Piazza San Pietro si trova Largo del Colonnato: qui troviamo la piccola Fontana delle Tiare. Immersa in uno scenario semplicemente iconico, con l'imponente colonnato più famoso del mondo, la piccola opera del Lombardi, risalente al 1927, simboleggia lo Stato Vaticano con le sue quattro tiare, scolpite in rilievo, sorrette da due chiavi incrociate, da cui zampilla l'acqua.

Tra via Barberini e piazza della Repubblica

Presso Piazza della Repubblica troviamo la Fontana delle Naiadi, che fu costruita alla fine del XIX secolo per ordine di Papa Pio IX. All'epoca, la costruzione della fontana destò non poco scalpore. Mario Rutelli, scultore incaricato della rifinitura della fontana, voluta in occasione della visita dell'imperatore tedesco Guglielmo II, decise di raffigurare il corpo nudo e sensuale di quattro donne, nonostante il progetto prevedesse delle più caste ninfe. Si cercò dunque un compromesso, inserendo al centro della fontana un uomo che abbraccia un delfino, che avrebbe "temperato" la troppa sensualità delle quattro figure femminili. Percorrendo via Veneto, si arriva a Piazza Barberini, dove si potrà ammirare la Fontana del Tritone, una delle opere più famose del Bernini, commissionata dal Papa Urbano VII Barberini per onorare la propria famiglia. L'opera raffigura quattro delfini che sostengono lo stemma papale e una conchiglia, sulla quale si erge la figura del tritone, intento a suonare un guscio marino.

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